Apprendimenti

  • Progettualità, intenzionalità e visione del mondo

    Lo scorso 13 aprile ero stata invitata ad aprire, in dialogo con Domenico Barricelli, l’11° convegno regionale Lazio-Marche-Umbria del CNCP (Coordinamento Nazionale Counsellor Professionisti). Il titolo era “La progettualità condivisa nel counselling” con un particolare invito a vedere la progettualità come ‘possibilità’, come costruzione del futuro. Per prepararmi avevo preso un po’ di appunti che mi sembra interessante proporre per una riflessione anche qui.
    Il primo punto è che c’è una intenzionalità fenomenologica della progettazione, come livello originario dal quale partire, sul quale fondarsi, che è necessario recuperare per ri-cominciare a costruire il futuro e, soprattutto, per educare a costruire il futuro.

  • Una consapevolezza tridimensionale

     

    Nel mio viaggio in Olanda di alcune settimane fa per partecipare al ALIA Foundation Program, ho avuto anche modo di incontrare Daniel Ofman. Qualche settimana prima, in una conversazione estemporanea su Kabbalah, qualità umane e autenticità, Beppe Carrella, mio carissimo amico e mentore, mi aveva citato l’unico libro di Daniel tradotto in italiano dicendomi: «Questo libro presenta un modello semplice, profondo e molto interessante per parlarne. Che strano che non lo citi mai nessuno!».

  • Sufficiency

     

    Durante le vacanze, su suggerimento di una cara amica, ho cominciato a leggere un libro straordinario “The soul of money” di Lynne Twist. La riflessione sul rapporto che come singoli e come collettività intratteniamo con il denaro è un tema che mi sta particolarmente a cuore – come chi mi conosce sa – e ogni tanto provo a proporre incontri e laboratori in cui ritrovarsi per affrontarlo insieme e, possibilmente, migliorarlo. Il rapporto con il denaro, infatti è non solo con il denaro, ma riflette e influenza quello che noi abbiamo con noi stessi e con gli altri.