Qualche giorno fa mi arriva un messaggio di un mio amico su WhatsApp: “ Myriam, hai 4 siti 3 indirizzi e-mail, 3 pagine Facebook, 2  pagine LinkedIn e qualche altro profilo sparso: è un caso, un casino, o un disturbo di personalità? “  Gli ho risposto: “è un gioco per i miei amici, chi azzeccherà la pagina giusta al momento giusto? E, soprattutto, chi avrà la pazienza di starmi appresso?”

Ma l'ho anche tranquillizzato: "sto per aprire un blog personale per mettere ordine!"

Allora il mio blog personale nasce proprio da questa esigenza. Sono una persona molto vivace e piena di  iniziative che nel tempo ha aperto molte conversazioni. Queste conversazioni sono diventate sempre più complete e si sono concretizzate in iniziative che ad oggi sono veri e propri cantieri aperti, siti, pagine social. In ognuna di queste c'è un pezzetto di me, ma nessuno di questi pezzetti è esplicitamente collegato a me, nessuno si salda, in maniera visibile, con la mia storia personale e professionale, con la mia lunga esperienza in azienda, con gli studi di approfondimento effettuati, con gli articoli che ho scritto, con le tante cose delle quali mi sono occupata.

A un certo punto, dunque, è stata evidente la necessità di fare ordine, così Alessia - la mia preziosa collaboratrice, amica, social media manager e tutto quello che serve nei momenti difficili - mi ha consigliato paradossalmente di aggiungere un contenitore. Questo ulteriore spazio, però, non dovrebbe moltiplicare la confusione, quanto piuttosto dovrebbe consentire a chi mi cerca di trovarmi in un unico posto e poi da lì, se ne ha voglia, partire per altri viaggi verso i diversi contenitori che parlano delle cose che faccio e delle persone con cui lavoro, dei progetti che ho in campo, delle cose che mi piacciono.

Quindi, di fronte a questa prospettiva, ho  pensato di scegliere una nuova  modalità, questa volta non un altro sito, ma proprio un blog, con la funzione che aveva un tempo, una sorta di diario cronologico in cui le persone si raccontavano e discutevano delle cose che stavano loro a cuore. Questo blog non sarà solo un punto di snodo, ma sarà il primo luogo in cui pubblicare cose che poi troveranno un loro spazio, magari meno personale o di approfondimento, all'interno dei diversi siti, da quello della mia società a quelli delle associazioni che ho contribuito a creare o di cui faccio parte, a quello dei diversi network ai quali partecipo.

Credo che tenere una sorta di diario sia una cosa molto importante. E’ consigliato in tutte le pratiche di consapevolezza - come è anche la pratica filosofica - e io stessa lo consiglio ai miei clienti. Fare una narrazione quotidiana di sé e di ciò che accade è quasi una pratica meditativa ed è molto raccomandabile.

Io  non ho mai tenuto un diario e forse questo blog è diventato un po’ l’occasione di fare due cose: raccontare di me ma anche ascoltarmi, così da consentire a me per prima di avere memoria  del mio sviluppo, degli apprendimenti a cui mi dedico, della mia crescita, dei successi,  delle cose belle e di quelle meno belle, degli insuccessi da cui ricominciare per fare meglio.

Un luogo, anche, attraverso il quale raccogliere commenti, feedback, suggerimenti, provocazioni, spunti. Tutte cose molto preziose. Per questo prego chi mi leggerà di essere generoso.

Grazie e… buona lettura!

 

L'immagine è Saint germain près de Tunis, un'opera di Paul Klee (1914)